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Peeling enzimatici: perché, quali e come usarli

Sapete già come funzionano i peeling? Sono in grado di eliminare la parte più vecchia della pelle, spingendo le cellule sottostanti a sostituirla con un nuovo strato protettivo. L’azione del peeling può essere più o meno radicale. Fare un uso costante del peeling è molto importante, perché aiuta la cute a mantenersi giovane, stimolando la sua naturale tendenza a liberarsi dagli strati più deteriorati.

Le cellule morte della pelle, infatti, non si trovano solo in superficie e, anche se il processo rigenerativo tende a spingerle verso l’esterno, riuscire ad eliminarle in profondità velocizza il percorso naturale e aiuta la pelle a rinnovarsi. Le tipologie di peeling dipendono dall’agente che viene usato, che può essere chimico o fatto con gli enzimi naturali. Io ovviamente preferisco quello naturale e ora vi spiego perché.

Perché scegliere il peeling enzimatico

Il peeling chimico arriva più in profondità e, proprio per questo, è preferibile che venga effettuato da un esperto presso un centro autorizzato. Quello enzimatico, invece, sfrutta degli elementi naturali che agiscono sullo strato cutaneo superficiale e, pertanto, può essere applicato anche autonomamente. I peeling a base di enzimi sono, infatti, molto delicati e sono ideali in caso di pelle sensibile.

Nel caso di pelli impure e acneiche, è consigliabile l’applicazione di un peeling agli acidi della frutta per via delle sue notevoli proprietà esfolianti. Anche in questo caso, è sempre meglio rivolgersi a un centro estetico per far sì che venga eseguito in maniera corretta ed efficace. Un trattamento fai da te di facile applicazione adatto a pelli prive di particolari problemi è lo scrub che, come spiegato sul sito di Nivea, svolge un’azione esfoliante fondamentale per la rigenerazione della pelle.

Tipi di peeling agli enzimi

I peeling agli enzimi sono diversi poiché ciascuna combinazione di enzimi ha i suoi effetti e le sue proprietà. Prendiamo la papaya, ad esempio, che contiene la papaina. Un enzima ricco di minerali, antiossidanti e flavonoidi che agisce sia da esfoliante che da rigenerante. Ottimo è anche il peeling realizzato con la polvere ottenuta tritando finemente la scorza esterna della noce di cocco. Questa polvere aggiunge al suo potere esfoliante anche quello di una migliore capacità recettiva dei trattamenti cutanei. Un altro enzima naturale è il Klamath. Una microalga ricca di Omega di tipo 3 e 6, tutto il gruppo vitaminico “B” e il betacarotene che, oltre a ripulire, è in grado anche di rigenerare la pelle. E infine c’è il burro di cacao, una sostanza dalle grandi proprietà protettive ed emollienti.

 

Come applicare il peeling

Il peeling enzimatico può essere applicato su tutta la superfice corporea. Bisogna però fare attenzione alle zone più delicate, come il contorno occhi, le ferite e le parti di pelle già trattate con interventi lesivi, come scrub e rasature, nelle ultime 24 ore. La pelle sulle quale va applicato deve essere stata asciugata molto bene dopo una pulizia accurata, effettuata anche con una maschera profonda. Il peeling, per essere efficace, deve essere effettuato con sufficiente regolarità. Poi bisogna reidratare la pelle con una buona crema, e proteggerla con un filtro protezione 15, almeno per qualche giorno.

I peeling enzimatici, pur necessitando di alcune precauzioni, hanno il grande pregio di rilasciare sulla pelle i loro principi attivi e di poter essere applicati comodamente a casa.

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